lunedì 22 luglio 2013

Disintermediazione alberghiera: le nuove prospettive del booking online

Booking EngineIntermediazione? No, grazie.

È destinato ad essere questo il nuovo imperativo del booking online, un mercato in costante espansione che se fino a ieri era in mano quasi esclusivamente ad un numero ristretto di tour operator (Expedia, Venere, Lastminute, ecc), ora sembra essere sempre più appannaggio del… fai da te.

O, in altre parole, della cosiddetta ‘disintermediazione’ alberghiera: quel meccanismo per cui il turista che decide di prenotare la sua vacanza in Internet, lo fa senza affidarsi ad un intermediario, ma chiudendo la transazione direttamente sul sito dell’hotel prescelto.

Come a dire: dal produttore al consumatore.

Sembra la scoperta dell’acqua calda, eppure in Italia questo fenomeno è ancora allo stato embrionale.
Solo negli ultimi anni, infatti, gli imprenditori di casa nostra hanno cominciato a cogliere le potenzialità dell’esistenza in Rete di un canale diretto con il turista che possa ovviare ai condizionamenti imposti dai vari intermediari.
E questo canale diretto non può che essere un buon sito internet, accattivante, ben costruito, ma soprattutto denso di informazioni che invoglino l’utente a cliccare sul tasto book now.
I motivi, quindi, per cui un albergatore dovrebbe investire in web marketing turistico vengono soprattutto dai numeri. 36%: è la percentuale dei viaggiatori che ritengono di ottenere un servizio migliore dalla trattativa diretta con l’hotel, il doppio rispetto al 15% che dichiara di preferire i grandi portali. Inoltre, per il 38% di loro i prezzi concordati direttamente con l’albergo sono più vantaggiosi rispetto a quelli riferiti da un intermediario e ben l’80% di coloro che hanno notato l’albergo su Expedia & co raggiunge poi il sito ufficiale dell’albergo.
Più precisamente, sempre secondo statistiche Google UK e ComScore, 3 viaggiatori su 10, dopo aver ricevuto informazioni sull’albergo dalla grande agenzia, preferiscono contattarlo direttamente per concludere la trattativa: Expedia stessa dichiara che oltre il 40% dei propri visitatori ricerca pacchetti su expedia.com per poi prenotare sui siti degli hotel.

 Tutto questo non significa che chi gestisce una struttura alberghiera debba chiudere con i classici intermediari, anzi: questi rappresentano un veicolo in più per promuovere l’hotel, da sfruttare per rafforzare il brand e condurre il cliente verso il proprio sito.
Solo che affidarsi esclusivamente agli intermediari non dovrebbe rappresentare l’unica soluzione per generare profitto. Piuttosto appare necessaria – alla luce di questi cambiamenti nella dinamica di mercato e nel comportamento dei viaggiatori - una maggiore cura del proprio sito, che punti su una sua maggiore visibilità e sulla personalizzazione dell’offerta.